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Mangiare meno riduce il rischio di infarto

29 Agosto 2019
mangiare meno nastro

Il legame tra obesità e rischio cardiovascolare è ben noto da lungo tempo, ma un team internazionale di ricercatori ha recentemente evidenziato in maniera solida che, anche nelle persone con un sovrappeso leggero, mangiare meno può ridurre significativamente il rischio di infarto.

mangiare meno piatto di cous cous vegetariano

La riduzione del rischio di infarto nelle persone in moderato sovrappeso

Lo studio in questione, condotto su un campione di individui in lieve sovrappeso, ma relativamente giovani e in buono stato di salute generale, ha evidenziato come la perdita di peso anche moderata ha ridotto significativamente l’esposizione al rischio di infarto, diabete di tipo 2, ictus, infiammazione ed alcune forme di cancro.
Lo studio si è guadagnato la pubblicazione sulla prestigiosa rivista medica
Lancet Diabetes & Endocrinology .

Per la prima volta uno studio analizza il risultato della restrizione calorica in soggetti non obesi ed esposti ad un rischio cardiovascolare moderato.

I ricercatori coinvolti in questo studio affermano che nessun farmaco risulta egualmente efficace e senza effetti collaterali nella riduzione del rischio cardiovascolare, quanto una moderata riduzione calorica in una dieta completa di tutte le vitamine e i minerali essenziali, forniti da frutta e verdura.

Lo studio clinico randomizzato, controllato Comprehensive Assessment of Long-term Effects of Reducing Intake of Energy (CALERIE), condotto per due anni attraverso tre cliniche negli Stati Uniti e coordinato dalla Duke University, mostra che i vantaggi diventano evidenti a distanza di un anno dalla perdita di peso.

flow chart dallo studio Calerie

Tali risultati rappresentano un’ulteriore evidenza del fatto che le ingenti quantità di denaro spese ogni anno globalmente per il trattamento di patologie croniche derivanti dal sovrappeso, potrebbero essere impiegate in maniera mirata per la prevenzione di patologie croniche attraverso la promozione di atteggiamenti sani.

mangiare meno ragazza che cammina lungo una strada nel bosco

Mangiare meno come strumento di prevenzione



La maggior parte delle malattie croniche associate all’invecchiamento – comprese le malattie cardiovascolari-hanno origine nelle prime fasi della vita e progrediscono attraverso decadi di dieta sbilanciata e cattive abitudini, che mettono a rischio una vasta gamma di funzioni fisiologiche, metaboliche e molecolari, influenzando profondamente l’inizio, la progressione e la prognosi di numerose condizioni mediche.

Nelle sue due fasi, lo studio CALERIE mostra come anche i soggetti giovani o di mezza età possono trarre benefici da una moderata riduzione calorica, con la raccomandazione a non rimandare l’inizio di atteggiamenti virtuosi, poiché anche piccoli cambiamenti portano a grandi miglioramenti, se protratti nel tempo.

Mangiare meno, insieme ad uno stile di vita sano, potrebbe e dovrebbe diventare uno strumento essenziale nella lotta agli effetti devastanti che la sedentarietà e la sovralimentazione hanno sulla spesa pubblica, e sulle patologie cardiovascolari che continuano a rappresentare la principale causa di morte e di disabilità nel mondo.

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