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Danni solari : gli integratori per l’abbronzatura non li prevengono

29 Giugno 2018
danni solari ev

Questo articolo nasce dalla necessità di fare chiarezza riguardo ad un malinteso nato dalla messa in commercio di alcuni integratori che promettono di preparare la pelle per l’abbronzatura; tuttavia questo claim è stato mal interpretato e la funzione preparatoria è stata scambiata per un sostituto dell’azione meccanica contro i danni solari operata dalle creme dotati di filtro anti raggi ultravioletti.

Sono molti gli elementi in natura che possono migliorare l’aspetto della pelle o rendere più intensa l’abbronzatura, basti pensare al betacarotene, presente in molti ortaggi o al licopene dei pomodori o anche alle numerose vitamine che esercitano azioni trofiche, antiossidanti e di sostegno alla cute e ai suoi annessi. Senza dubbio sarebbe interessante e comodo potersi avvalere di una compressa per proteggersi dai danni solari, tuttavia la scienza non è ancora giunta a questo traguardo e bisogna adattarsi ai mezzi di cui disponiamo in questo momento.
danni sol

Le creme solari possono essere appiccicose, poco confortevoli, noiose da ri-applicare e per alcuni far sembrare poco virili, ma una cosa è certa: proteggono dai danni del raggi solari.

Integratori, alimenti esotici, frullati, centrifughe o rimedi casalinghi, invece, non lo fanno. Se alcuni di essi offrono un colore più intenso e duraturo, non significa che riescano a difendere la pelle dagli innegabili e spesso tardivi danni solari.

Sebbene l’integrazione di alcune vitamine e micronutrienti possa migliorare l’aspetto dei tessuti, in nessun caso è possibile cancellare le tracce lasciate dall’azione traumatica dei raggi solari, che va dalla semplice ustione al danno attinico, cronico e progressivo, espressione di una prolungata esposizione ai danni dei raggi ultravioletti negli anni.

I danni solari reiterati nel tempo possono quindi tradursi in:

-ipercheratosi (ispessimento della cute)

-comparsa di discromie con aree iper o ipopigmentate

-microtelengectasie, ovvero l’affiorare di una sottile rete di capillari rossastri

-alterazioni della morfologia di nevi e angiomi

-comparsa di aree con pseudopsoriasi con il caratteristico aspetto a carta di sigaretta.

Tutte queste alterazioni, non sempre immediatamente identificabili senza l’osservazione da parte di uno specialista, posso ulteriormente degenerare fino alla comparsa di carcinomi e melanomi, sebbene il danno attinico sia da considerarsi già una patologia di per sé.

Bisogna quindi ricordarsi di usare la giusta protezione solare in base al proprio fototipo, non solo in spiaggia, ma anche in città e nei mesi invernali per proteggere la pelle del viso e di tutte le zone esposte ai raggi solari, anche nelle giornate in cui il cielo è coperto se si vogliono  prevenire l’invecchiamento precoce e danni più gravi in futuro.

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